mastoplastica

Cos’è la mastoplastica additiva?

Quando si parla di chirurgia estetica, è impossibile non chiamare in causa la mastoplastica additiva. Questo intervento, che può essere eseguito senza problemi in day hospital, consente di apprezzare un aumento del volume del seno (l’entità dipende dalla grandezza della protesi).

Operazione ormai di routine in Italia – tra i migliori riferimenti nel nord Italia per chi vuole sceglierla c’è la Clinica Tarabini di Carpi – garantisce grandi soddisfazioni a quelle donne che, per vari motivi, hanno un seno che non si è sviluppato a sufficienza in età adulta.

Scopriamo, nelle prossime righe, alcune informazioni che è fondamentale conoscere se si ha intenzione di approcciarsi all’intervento di aumento del volume mammario.

Mastoplastica additiva, la preparazione

La preparazione alla mastoplastica additiva inizia diverso tempo prima dell’atto chirurgico vero e proprio. Tutto, infatti, parte con la visita conoscitiva. In questa occasione, il chirurgo ascolta le aspettative e i dubbi della paziente e le fornisce tutte le specifiche relative alle tipologie di impianto.

Estremamente sicure, le protesi mammarie possono essere:

  • Rotonde
  • Anatomiche

Chiaro è che, nel secondo caso, si ha a che fare con un impianto che permette di apprezzare un risultato più naturale. In sede di prima visita, il chirurgo estetico chiarisce alcuni aspetti che, oggi come oggi, è essenziale approfondire.

In questo novero rientra per esempio il fatto che gli impianti oggi utilizzati sono garantiti a vita contro la contrattura capsulare, una complicanza a dir poco fastidiosa tipica, fino a poco tempo fa, del post operatorio di molti interventi di mastoplastica additiva.

Continuando a elencare gli aspetti che vengono sviscerati nel corso delle visite preparatorie alla mastoplastica additiva, troviamo l’inserimento, da parte del chirurgo, della paziente in una determinata classe di rischio.

Sulla base di questo dettaglio e dell’anamnesi, l’anestesista deciderà quale tipologia di anestesia praticare. Tra le alternative da chiamare in causa troviamo l’anestesia locale con leggera sedazione, così come l’anestesia loco-regionale.

Come si svolge l’intervento di mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva ha una durata variabile. In generale, si può andare dai 45 minuti fino a 1,5 ore. L’impianto viene posizionato quasi sempre al di sotto del muscolo grande pettorale, in modo a non offendere chirurgicamente gli altri muscoli della parete toracica e da garantire un risultato piacevolmente naturale.

Un doveroso cenno deve essere dedicato alle vie di accesso, che sono sostanzialmente tre. Si parla nello specifico del solco sottomammario, del cavo ascellare, della parte inferiore dell’areola.

In tutti i casi, l’incisione chirurgica risulta camuffata, il che è un grande vantaggio per quanto riguarda la visibilità delle cicatrici nel post operatorio.

Come gestire il post operatorio?

La mastoplastica additiva, intervento di chirurgia estetica dopo il quale si può allattare senza problemi in quanto non prevede l’offesa dell’integrità della ghiandola mammaria, prevede un post operatorio che, se ben gestito, può risultare privo di difficoltà.

Premettendo il fatto che i dettagli dipendono dalle condizioni della paziente, facciamo presente che, in linea generale, in un arco compreso tra la settimana e i 10 giorni è possibile ritornare al sociale.

Per riprendere l’attività fisica, che dovrà essere chiaramente gestita concentrandosi sulla parte inferiore del corpo, bisogna aspettare fino a 8 settimane. In caso di problematiche di qualsiasi tipo, è fondamentale chiedere consiglio al chirurgo di fiducia.

Concludiamo rammentando che, con gli impianti utilizzati oggi, la mastoplastica additiva permette di apprezzare un risultato definitivo. Ecco perché, nel momento in cui si sceglie questo intervento di chirurgia estetica, il primo in assoluto per numero di richieste a livello mondiale, non bisogna preoccuparsi di dover cambiare le protesi una volta trascorsi 10/15 anni.

Autore dell'articolo: Redazione