Avete delle problematiche che riguardano il vostro fegato e ovviamente analisi e pareri degli esperti hanno messo in evidenza come sia necessario seguire una dieta specifica? Cercate di essere il più rispettosi possibile di tale programma alimentare, perché ne va della vostra salute, non solo presente, ma anche futura.
D’altra parte, riuscire a stare al passo con una dieta non è mai semplice. Certo, nel corso degli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ci è venuta in gran soccorso, dal momento che l’uso di smartphone e tablet rende più semplice ricordarsi i cibi da mangiare e le relative quantità e limiti da rispettare. Anche altri settori sono stati rivoluzionati dal boom dei dispositivi mobili: basti pensare al gioco online, dove si possono trovare informazioni sui bonus dei casino online direttamente sul proprio smartphone.
Una dieta corretta per combattere il fegato grasso
Il fegato grasso è una problematica parecchio diffusa. È chiaro che, in tutti questi casi, è fondamentale puntare sulla giusta dieta, in maniera tale da svolgere un’adeguata attività di prevenzione oppure direttamente per risolvere tale situazione. Quindi, è bene rispettare un programma alimentare specifico e sapere cosa mangiare e cosa evitare quando si ha il fegato grasso.
Il fegato grasso viene chiamato più scientificamente con il termine di statosi epatica e si caratterizza per essere un disturbo che deriva da una formazione eccessiva di lipidi all’interno del fegato. Il corpo umano, di conseguenza, si trova nella spiacevole condizione di non riuscire a contrastare naturalmente in modo efficace questo deposito eccessivo in maniera corretta.
Si tratta di una patologia che va a colpire in modo specifico tutte quelle persone che si trovano in sovrappeso, oppure che hanno l’abitudine a bere bevande alcoliche spesso e volentieri. In ogni caso, è importante mettere in evidenza come tale disturbo possa essere evitato seguendo un regime alimentare corretto.
Il primo e più diffuso sintomo del fegato grasso è certamente il dolore che si forma nella zona alta destra dell’addome. Stanchezza, fatica costante, dimagrimento eccessivamente rapido sono delle possibili conseguenze che si manifestano in seguito ad un aumento della transaminasi. La dieta per combattere tale disturbo prevede di rimuovere dalle proprie abitudini alcuni cibi in modo particolare.
Ad esempio, si consiglia di evitare tutti quegli alimenti che non sono idonei. Quindi, la prima cosa da fare è quella di stare lontani dagli alcolici, ma anche dai dolci e dalle bevande zuccherate. Per quanto riguarda lo zucchero di canna e lo zucchero bianco è meglio optare per delle soluzioni meno ricche di grassi. Attenzione anche ad eliminare frutta candita e frutta sciroppata, così come evitare i grassi animali e quelli idrogenati. Stesso discorso vale per gli insaccati, le salse e tutti i junk food.
Il menu per contrastare il problema del fegato grasso comprende qualsiasi tipologia di pesce. Nello specifico, va benissimo integrare la propria dieta con il pesce azzurro, rappresentato da sardine, sgombri, alici e aringhe, che si dovrebbe mangiare almeno tre volte a settimana. La verdura, cotta e cruda, va sempre bene, mentre la frutta sì, ma solo quella non troppo zuccherina. Per quanto concerne i carboidrati, meglio stare sul riso, sulla pasta, sul pane, su orzo e avena, meglio se integrali.
Quello che si può mangiare una volta ogni tanto, ma con di certo con frequenza sono le banane, l’uva, i mandarini, i cachi, la frutta secca, gli affettati, i formaggi stagionati e i fichi. Si tratta di prodotti (meglio tenerlo a mente prima di finire con lo sgarrare troppo spesso) che devono essere mangiati una o due volte a settimana, e non di più, al posto di un secondo piatto. Insomma, una dieta contro il fegato grasso passa necessariamente dalla diminuzione delle calorie che vengono consumate.